Cusano Mutri (Benevento), prima dell’Unità Nazionale faceva parte di Terra di Lavoro senza l’appellativo di Mutri. E’ sito sul versante sud del Matese, inglobato nell’antico Sannio Pentro, oggi al confine tra Campania e Molise, punto di vertice tra le Province di Campobasso, Benevento e Caserta.
La sua conca si estende per oltre 6000 ettari con altimetria min. di m. 257 (Lavello) e max 1823 (monte Mutria) s.l.m.
Per gli storici più qualificati Cusano Mutri non è altro che la sannitica Cossa, onde Cosano, distrutta dai Romani unitamente a Telese.
Il nome, che significa coppa, ne indicherebbe anche la configurazione topografica da cui il primitivo simbolo ideografico “Q” che rappresentava la cerchia dei monti con la gola di Lavello, unico sbocco. Notizie certe affiorano solo nel 490 d.C., quando il Papa Felice III inviò un presbitero per officiare nella cappella del “castrum”. La presenza della Chiesa nella zona, con insediamento dei benedettini volturnesi stanziatisi in Santa Maria del Castagneto agli inizi dell’VIII secolo, giovò al pese ed al suo contado. Nelle campagne sorsero più di una dozzina di nuclei abitati, contrassegnati da edifici di culto.
Il comprensorio, sicuro perché facilmente difendibile, rappresentava un rifugio per le popolazioni limitrofe angustiate dal brigantaggio e dalle incursioni saracene. Il punto di svolta si verificò con la monarchia normanna che dette inizio ad una fase di inurbamento che toccò il suo culmine nei secoli XV e XVI. Si ebbe l’espansione dell’abitato, come tuttora si conserva, essendo scampato al devastante terremoto del 1688 che distrusse quasi tutti i paesi del circondario.
Concesso in feudo alla famiglia Sanframondo, che lo detenne fino alla metà del 1400, Cusano successivamente, in un secolo, passò per le mani di molteplici feudatari (De Vera, De Clavellis, Gaetano, Colonna, Carafa, del Tufo, Origlia, Monsolino, Barrionovo, Leone); ciò dimostra lo spirito libertario, non tarpabile, della popolazione che, sotto i Barrionovo (1605 - 1710), raggiunse un buon livello di benessere. Gli ultimi feudatari della Terra di Cusano furono i "Leone", che la mantennero fino all'eversione della feudalità disposta da Giuseppe Bonaparte nel 1806.
L’economia locale si basava soprattutto sulla pastorizia e sull’industria della lana.
La decadenza iniziò nella seconda metà del settecento quando, tra l’altro, la privatizzazione della dogana di Foggia mise in crisi il sistema della transumanza. Malgrado ciò Cusano non ebbe un declino rapido ma, nonostante la tenacia dei suoi abitanti, la decadenza fu inarrestabile.
Le attività economiche legate alla pastorizia durarono per tutto l’Ottocento e l’andamento demografico non conobbe decrementi verticali.
Il fenomeno migratorio iniziato dopo l’Unità è, purtroppo, perdurante.
Con delibera di Consiglio Comunale n. 109 del 26/11/1977 veniva istituita per la prima volta una biblioteca comunale a Cusano Mutri, la cui apertura al pubblico avvenne nel 1979.
Nel 1988 il Consiglio comunale intitolò la biblioteca a Girolamo Vitelli (filologo, grecista, papirologo e senatore del Regno d'Italia), nato da famiglia originaria di Cusano Mutri, paese in cui Girolamo passò buona parte della sua infanzia.
La biblioteca comunale “Girolamo Vitelli” è situata all’interno del palazzo municipale, è aperta a tutti nel rispetto del suo regolamento e osserva i seguenti orari:
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lunedì |
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8,00-14,00 |
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martedì |
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8,00-14,00 |
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16,00-19,00 |
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mercoledì |
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8,00-14,00 |
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giovedì |
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8,00-14,00 |
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16,00-19,00 |
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venerdì |
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8,00-14,00 |
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Il patrimonio documentario posseduto dalla biblioteca è il seguente:
PATRIMONIO LIBRARIO E DOCUMENTARIO |
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PATRIMONIO LIBRARIO |
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Totale |
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acquisiti nel 2016 |
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volumi e opuscoli |
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9836 |
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66 |
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edizioni del 18. sec. |
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7 |
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edizioni del 19. sec. a stampa manuale (fino al 1830) |
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3 |
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edizioni del 19. sec. a stampa industriale (dal 1831) |
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24 |
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edizioni del 20. sec. (fino al 1963) |
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849 |
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manoscritti |
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9 |
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audiovisivi |
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214 |
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10 |
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libri per ragazzi |
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1037 |
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periodici spenti (testate) |
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40 |
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Fotografie digitali |
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3450 |
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3353 |
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Dipinti |
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3 |
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Patrimonio totale (u. d.) |
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12693 |
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3429 |
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La biblioteca “Girolamo Vitelli” appartiene al Sistema Bibliotecario Nazionale – Polo della Regione Campania- e cataloga i suoi documenti osservando le regole standard internazionali denominate : ISBD, Classificazione Decimale Dewey (20^ edizione), REICAT, Soggettario di Firenze del 1956. La copertura bibliografica di catalogazione in SBN è pari all’86,18% rispetto al patrimonio posseduto, secondo il monitoraggio della Regione Campania effettuato ad aprile 2017.
Le schede di catalogazione sono visibili, attraverso campi di ricerca con filtri, all’indirizzo dell’OPAC Campania: http://opac.regione.campania.it
o all’indirizzo del sito del Ministero dei Beni Culturali , gestito dall’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico) : http://www.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/free.jsp
Via Municipio, 4
Tel. 0824862003 – 862120 – 862690
Mail: comune.cusanomutri@asmepec.it ; comunedicusanomutri@virgilio.it
Referente: Antonietta Civitillo - Consigliere con delega alla cultura
Via Municipio, 4 – Cusano Mutri
Tel. 0824/862003 int. 209
Mail: cusanom@tin.it ; biblioteca.gvitelli.cusano@gmail.com; biblioteca.cusanomutri@asmepec.it
Facebook : Biblioteca Vitelli
Referente: Franco Lucia – Responsabile Biblioteca comunale “Girolamo Vitelli”
Per poter trasmettere agli altri la ricchezza interiore delle nostre generazioni passate, abbiamo voluto valorizzare il nostro dialetto, perché solo attraverso di esso, si riescono ad esprimere con esattezza sentimenti ed emozioni particolari.
Per secoli i contadini cusanesi hanno trasmesso oralmente alle nuove generazioni tutto il loro sapere e le loro esperienze attraverso giochi, racconti, ninne nanne, proverbi…
Nel corso di questo anno abbiamo ascoltato attentamente tante persone anziane, interessandoci del loro passato.
Ne abbiamo ricavato una ricchezza infinita di idee, di materiale e di vissuti che fanno riflettere e crescere.
Parte di ciò che abbiamo raccolto lo abbiamo voluto rendere fruibile a tutti (per quel che siamo riusciti a fare) trascrivendolo nel nostro dialetto; abbiamo provato a trascriverlo anche con l’alfabeto fonetico internazionale affinchè potesse essere letto da quante più persone possibili.
Per realizzare tutto ciò è stato fondamentale l’apporto di specifici formatori (Prof. Pietro MATURI, docente dell’Università Federico II di Napoli; Prof.ssa Filomena DE NIGRIS, docente di Lettere; Dott.ssa Marina MASTRILLO, Laureata in lingue) che hanno messo a disposizione le loro conoscenze per consentirci di raggiungere l’obiettivo prefissato.
in servizio dal 10/01/2018 al 09/01/2019
CROCCO Angela
CROCCO Maria Carmina
CROCCO Rocca Michela
FRANCO Lucia
GIACCIO Maria Margherita
LA PORTA Tatiana
PERFETTO Mauro
PETRILLO Vittorio Carlo
GALLINELLA Angela Maria
PERFETTO Rosa